Un attimo sospeso in piazza Duomo, come in un globo di neve scrutato dall’esterno da un nostro “io” più grande. Un momento condiviso da altri sconosciuti all’interno/esterno dei loro globi. La casellina del Calendario di oggi è un racconto d’autore firmato da Chiara.

Chiara

Tra tante caselline “narrative” quella di oggi è il regalo di Chiara, amica di libri conosciuta ormai tanti anni fa su Anobii, che vive in una città dove ho lasciato il cuore, Berlino. Sognatrice professionista, scrittrice per bambini e ragazzi, editor e traduttrice, che ha voluto contribuire al calendario con un suo breve racconto. (Scroll down for the English version)

La vita è un attimo sospeso nel tempo

di Chiara de Giorgi

Natale era passato da un paio di giorni. Ero a Milano, in procinto di incontrarmi con una vecchia amica per scambiarci gli auguri di buon anno e un regalino. Avevamo appuntamento in centro, in una piazza poco distante dal Duomo; arrivata con un po’ di anticipo, mi sono fermata ad aspettare di fronte a una vetrina illuminata da luci bianche e dorate, circondata da bellissimi edifici storici. Miriadi di altre lucine, come appese al cielo scuro di quel tardo pomeriggio, decoravano le stradine lastricate che si dipartono dalla piazza. L’aria era pervasa dal profumo di cioccolata calda, zucchero a velo e mandorle tostate. La gente mi passeggiava intorno senza meta, chiacchierando e ridendo, sfoggiando colorati berretti di lana, giacconi imbottiti, stivali e guanti nuovi – ovviamente doni ricevuti da poco. In un angolo della piazza, una zingara con indosso un ampio abito variopinto cantava Can’t help falling in love di Elvis Presley; la sua voce, calda e forte su una nota, si faceva dolce e roca sulla nota seguente. All’improvviso ha iniziato a nevicare. I fiocchi scendevano lenti ed eleganti, muovendosi leggeri e lasciando tracce argentee sulle teste e sui cappotti dei passanti.

attimo sospeso


Aspettando la mia amica mi godevo la scena e d’un tratto ho avuto l’impressione di trovarmi all’interno di un globo di neve, con la sensazione che qualcuno – un’altra me – mi stesse osservando dall’esterno. Cosa vedeva, da là fuori?

Avrei voluto essere lei, la me più grande, in grado di vedere tutto il mio mondo e non solo quel piccolo quadretto di musica zingara, luci di Natale e soffici fiocchi di neve. In realtà quel quadretto costituiva davvero tutto il mio mondo, quel momento era tutta la mia vita. Non era che un attimo, eppure era tutto.
Ho guardato in alto, immaginando che qualcun altro, da un’altra parte, facesse lo stesso dall’interno del suo globo di neve, dal suo mondo, dalla sua vita. In qualche modo, quell’istante ci avrebbe unito per sempre, portandoci più vicini di quanto, forse, non saremmo mai stati.

Mi piacerebbe incontrare tutte le persone con le quali ho condiviso questi momenti. Ci guarderemmo negli occhi, ci scambieremmo un sorriso e ci diremmo semplicemente, Ti ricordi? Abbiamo condiviso un istante – abbiamo condiviso una vita intera.
Alla prossima sensazione, allora. Al prossimo istante.

attimo sospeso

English version

This “window” is a gift from Chiara, a book friend I met several years ago, She lives in a city where I left my heart, Berlin and is a professional dreamer, editor, translator and and author of four books for children and teenagers. She wants to share with us this short story.

Life’s but a moment in time

by Chiara De Giorgi

It was a couple of days after Christmas.
I was in Milan, going to meet one of my middle school girlfriends and exchange best wishes and small presents. Our meeting point was in the city center, in a square not far from the Cathedral. I arrived a few minutes earlier than agreed, so I stopped in front of a shop window all lit up in blinking gold and white. I was surrounded by beautiful historical buildings; lifting my eyes I could see Christmas lights cascading from the dark late afternoon sky, hovering over the narrow cobbled streets departing from the square. A sweet smell of hot chocolate, powdered sugar, and roasted almonds filled the air.

attimo sospeso

Passers-by walked in every direction, relaxed for once, just strolling lazily, chatting and laughing with one another, showing off their new woolen hats, winter jackets, boots, and gloves. A gypsy woman, wearing a richly coloured gown, was singing Can’t help falling in love, by Elvis Presley. Her voice was warm and strong, then sweet and husky. Suddenly, it started to snow. The white flakes descended slowly, elegantly twirling from above, leaving silvery dots on people’s heads and coats.

As I stood there, waiting and taking all in, I felt as if I were inside a snow globe, being watched from outside by another me. What could she see from out there? I wanted to be the other me, the bigger me, able to see all of my world, and not only that little picture of gypsy songs, Christmas lights, and snowflakes. And yet, that was my whole world right then. It was my life. It was just a moment, it was all.

I looked up, and I imagined someone else doing the same somewhere else, in their own snow globe, from their own world and life. Somehow, we’d be connected forever. That single moment was bringing us together, nearer than we’d ever be again, maybe. 

I wish I could meet you all, people with whom I’ve shared these moments. We could look into each other’s eyes, smile and simply ask, Do you remember? We’ve shared a moment, we’ve shared a life.

Sense you next time.

Se questo attimo sospeso vi ha affascinati vi aspetto domani per una nuova casellina

E se vi siete persi le precedenti andate al Calendario completo!