Che fantasma saresti?

Al momento della tua morte eri molto giovane e probabilmente sei stato una vittima collaterale di vicende più grandi di te. Non porti rancore e per questo non cerchi né giustizia, né vendetta. Non ti interessa nuocere ai vivi o spaventarli a morte, ma la tentazione di giocare qualche scherzo è troppo forte e ti diverti a spostare oggetti, provocare rumori e, di tanto in tanto, a farti intravvedere da qualche finestra. Altrimenti che gusto ci sarebbe ad essere un fantasma?

Quando eri in vita sei rimasta vittima di una vicenda tragica, uccisa a causa di una calunnia o perché non hai voluto rinunciare a un amore disperato. Il tuo cuore si è fermato, ma non rassegnato e durante la notte vaghi alla ricerca del tuo innamorato, dei tuoi figli o torni nelle stanze dove una volta sei stata felice. Il mondo dei vivi, ormai, non ti appartiene e non te ne curi.

La tua morte è stata violenta o perpetrata attraverso del veleno, quasi sicuramente a causa di una congiura o una calunnia. Ti sei trovato sulla strada di qualche ambizioso signore, hai pestato potenti piedi, detto un "no" di troppo o osato intralciare i piani di un'inarrestabile Lucrezia Borgia? Qualunque sia il caso, era praticamente inevitabile che il rogo, un pugnale o un'equa dose di arsenico incrociassero la tua strada. Non sei in cerca di vendetta, ma ti manifesti ai viventi in forma semicorporea e fai sentire i tuoi lamenti per ricordare al mondo l'ingiustizia di cui sei stato vittima.

Non sei morto nel tuo letto e probabilmente non eri neanche una così brava personcina. Che tu fossi un tiranno, una crudele Lady Macbeth o un'eminenza grigia che ha passato la vita a tramare nell'ombra, probabilmente hai avuto quello che ti meritavi, quando ti sei trovato faccia a faccia col tuo assassino o hai cominciato ad avvertire gli effetti del veleno. Che tu fossi colpevole o una vittima innocente, comunque, quello che è certo è che hai un conto in sospeso e che sei ben determinato a terrorizzare chiunque ti capiti a tiro.