Abiti da sogno che appaiono sulla loggia per scendere fino al cortile e poi lungo la scalinata che percorre il Giardino Bardini, una delle più belle terrazze nel cuore di Firenze, per la ripartenza firmata D&G.

È una rinascita intrisa di fascino ed eleganza quella portata da Dolce & Gabbana nella culla del Rinascimento, quella Firenze da cui hanno deciso di ripartire dopo il lockdown e l’annullamento di sfilate e fiere, tra cui quelle primaverili, estive ed autunnali di Pitti Immagine, partner degli stilisti nell’iniziativa.

Un evento per pochi selezionati ospiti – circa 200 tra cui la madrina Monica Bellucci – che riesce a trasmettere emozione anche attraverso lo schermo, grazie al perfetto connubio tra la cornice e gli abiti, che sembrano essere gli uni la continuazione dell’altra in un dialogo tra i fiori del giardino e quelli in stampati, ricamati o applicati sui modelli.

Dolce&Gabbana Rinascimento e Rinascita in passerella a Firenze
Ph. Dolce&Gabbana

E allora, il primo post di un nuovo blog, che nasce proprio dopo la pandemia, non poteva che essere dedicato a un momento che è sicuramente un trionfo della bellezza, inserito nella tre giorni battezzata appunto “Il Rinascimento e la Rinascita”, nella quale hanno sfilato, oltre all’alta moda donna, l’alta gioielleria, esposta nel chiostro di S. Maria Novella e l’alta sartoria uomo, in un trionfo di velluti setosi, maglie-arazzo, vestaglie damascate, broccati, armature, gioielli e gigli, in continuità con la passerella allestita a Palazzo Vecchio tra gli affreschi del Vasari.

Un progetto nel quale gli stilisti hanno voluto significativamente coinvolgere 38 artigiani fiorentini, scelti personalmente da loro visitandone le botteghe, che hanno collaborato a tutti gli aspetti della manifestazione, svoltasi dal 2 al 4 settembre, ma che avrà un seguito, visto che una selezione delle loro creazioni degli artigiani, curata dagli stessi Dolce e Gabbana, sarà esposta a Palazzo Vecchio, all’interno del percorso museale, fino al 15 ottobre.

Dolce&Gabbana Rinascimento e Rinascita in passerella a Firenze

Il momento più fascinoso, emozionante e glamour, però, è certamente quello di Villa Bardini. I monumenti di Firenze, sui quali il giardino ha una vista magica, sono rispecchiati negli abiti e nelle gonne, sia nelle immagini che nelle geometrie, realizzate grazie alle sapienti mani dei maestri artigiani, che riproducono i volumi della Cupola del Brunelleschi e il bugnato di Palazzo Vecchio.

Ma tutta la sfilata è un gioco d’intarsi con pietre dure, mosaici di tessuti e ricami preziosi su modelli nei quali è il lungo a farla da padrone. Sull’interminabile scalinata – che le modelle affrontano con scarpe e sandali rigorosamente bassi – è un’alternanza di stimoli visivi: abiti di grande impatto con ampi fiori colorati che svettano sul fondo nero o grandi ricami in foglia d’oro si alternano ad essenziali monospalla, tailleur in pizzo bianco macramé o in tweed con gonna a ruota, fino agli abiti in rafia lavorati a foglia d’oro o a quello in penne di fagiano.

Dolce&Gabbana Rinascimento e Rinascita in passerella a Firenze

I fiori , dai cespugli del Giardino Bardini si trasferiscono però non solo sugli abiti, ma anche sui gioielli e le rigogliose acconciature, che sbocciano sulle teste delle modelle, impreziosite da onnipresenti velette. Per quanto riguarda i monili, la parola d’ordine è apparire, che si tratti di girocollo e orecchini d’ispirazione naturale, delle grandi croci tipiche del marchio o di pezzi d’alta gioielleria in diamanti e pietre preziose. Accanto ai fiori, tra i copricapi spiccano invece esplosioni di rafia dorata, cappelli dal saòpore retrò, che ricordano gli Anni Venti a completare in particolare i tailleur. Infine le borse: preziose clutch diche di volta in volta si trasformano in dorati orologi, mosaici floreali, valigette o piccoli pianoforti.

La Rinascita, come il Rinascimento, passa insomma da Firenze e parla di artigianato, bellezza, creatività, stupore e – soprattutto – è una storia tutta italiana.