![Re-Flag](https://i0.wp.com/www.themebway.com/wp-content/uploads/2023/01/20230110_160453-scaled.jpg?resize=1140%2C700&ssl=1)
Una borsa per promuovere l’arte e la causa delle donne iraniane. Un anno fa avevo incontrato Regenesi a Pitti Uomo e vi avevo parlato delle loro borse create dal riciclo delle bottigliette di plastica. A questa edizione l’azienda emiliano romagnola fondata da Maria Silvia Pazzi ha portato però un progetto decisamente significativo, utilizzando la Re-Flag, la borsa iconica del brand. Ho deciso di raccontarvelo.
Il progetto
Regenesi ha infatti creato una particolare Re-Flag con stampato il motto che accompagna la lotta delle donne iraniane “Woman, life, freedom”, “Donna, vita, libertà”, musicato dal cantautore Shervin Hajipour in Baraye. Parte del ricavato andrà a finanziare una mostra di artiste persiane.
![](https://i0.wp.com/www.themebway.com/wp-content/uploads/2023/01/image.png?resize=300%2C199&ssl=1)
«Questo progetto – racconta Pazzi – si chiama “Arte in protesta” ed è portato avanti in collaborazione con l’Associazione culturale Italia-Iran di Torino. Lo scopo è, attraverso l’arte, dare voce e visibilità alle condizioni di vita delle donne iraniane. Abbiamo voluto quindi utilizzare lo slogan della protesta, stampato sia in inglese che in persiano, e richiamare nella borsa i colori della bandiera iraniana, con una base in grigio mélange, scritte rosse e manici verdi. Cultura e impegno sociale sono pilastri e parte integrante del nostro progetto e scegliere di sostenere le donne iraniane diventa un atto concreto».
![Re-Flag](https://i0.wp.com/www.themebway.com/wp-content/uploads/2023/01/20230110_160254-edited-6.jpg?resize=263%2C394&ssl=1)
La Re-Flag, in questi giorni in mostra alla Fortezza da Basso, è però già disponibile sul sito dell’azienda (qui il link) e si tratta di una maxi shopper realizzata con una speciale fibra ottenuta riciclando, appunto, bottiglie di plastica (30 bottiglie da 1,5 litri per ogni chilo di tessuto) e nastri recuperati dal magazzino di un fashion brand, che sarebbero altrimenti stati avviati al macero.
«I miei progetti nascono da materiali di scarto e dare nuova vita è come dare nuove speranze, nuova voce. Mi sento vicina alle donne iraniane e mi onora moltissimo poter contribuire con un sostegno reale e visibile. L’azione concreta per me è come un mantra e ho già scelto più volte di sostenere progetti, iniziative e associazioni proprio a tutela dei diritti delle donne. La mostra sarà allestita inizialmente a Rivoli, poi sarebbe bello che potesse diventare itinerante».
Le novità
Regenesi, però, non ha portato a Pitti Uomo solo le Re-Flag. Alla famiglia si sono infatti aggiunti ampi cappelli a tesa larghissima (molto belli!) e una collezione di borse e cappelli in un materiale, sempre riciclato, molto simile al velluto. Morbidissimi, instropicciabili e decisamente molto carini!
![](https://i0.wp.com/www.themebway.com/wp-content/uploads/2023/01/cappelli.jpg?resize=466%2C261&ssl=1)
Vi piace questo progetto? Vorreste portare la mostra nella vostra città? Mandatemi i vostri commenti e suggerimenti o scriveteli sulla mia pagina Facebook! E a presto con altre novità da Firenze!!!