Alberi, decorazioni e musica stanno invadendo case, negozi e social. E molti si calano nello spirito del momento, tra festoni e canzoni natalizie guardando la neve. Se, invece, di fronte a tutto questo vi sentite irrimediabilmente dei Grinch, questa casellina del Calendario dell’Avvento è per voi!

«Laaaaaaast Christmas….» cambiamo. «All I want for Christmaaaaa..», eh…vabbè. «Quasi Nataaaaaale… e a Bologna che freddo che fa…» ok, mi arrendo!

canzoni natalizie
Don’t shoot me Santa – The Killers

Se la vostra reazione alle canzoni natalizie che ogni dicembre invadono le radio è questa, continuate a leggere e predisponetevi all’ascolto. La mia amica Giorgia (sì, sempre lei, quella dell’haiku), mi ha infatti suggerito qualche musica un po’ “alternativa” che potrebbe farvi riappacificare col Natale.

The Killers

Specialista del genere è la rock band originaria di Las Vegas, che di questo tipo di canzoni natalizie “alternative” ha fatto uno dei propri cavalli di battaglia, producendone per oltre 10 anni consecutivi e realizzando addirittura una trilogia formata da “Don’t shoot me Santa” (2007), “I felt it in my bones” (2012) e “Dirt sledding” (2015), nella quale Babbo Natale è un soggetto tutt’altro raccomandabile: nel primo video un inquietante Ryan Pardey vuole uccidere il frontman Brandon Flowers, legato a una sedia con dei festoni, ma finisce gabbato; nel secondo prosegue la sua “caccia” in sella a una moto spettrale con manubrio a forma di renna; nel terzo…beh, i finali non si rivelano! Una curiosità per gli amanti di “Criminal Minds”: il regista del primo e del terzo episodio è  Matthew Gray Gubler, il dr. Spencer Reid della BAU.

Un clima abbastanza diverso rispetto a quello tradizionale, per una band che al Natale ha dedicato, appunto, molti brani, tra cui il western “The Cowboy’s Christmas Ball” (2011) cover dell’omonimo brano di Michael Martin Murphey del 1991, in cui un robottino salva dai banditi gli addobbi natalizi, meritandosi la stella da sceriffo.

Una bel risvolto…. natalizio, è però che i proventi di questi pezzi sono stati devoluti ad associazioni che si occupano di Aids.

The Darkness

Meno movimentato il Natale dei The Darkness, che anzi in “Christmas Time (don’t let the bells end)” si augurano che le campane di Natale non si esauriscano, visto che confrontato alla quotidianità anche il 25 dicembre passato ascoltando canzoni natalizie e fingendo di apprezzare improbabili regali, non è poi così male.

Ramones

Infine… chi ha detto che Natale è solo serenità, amicizia e amore? Anzi, pranzi e feste natalizie possono trasformarsi in veri e propri ring. Insomma, “Merry Christmas (I don’t want to fight tonight)” del gruppo statunitense non è affatto lontana da un Natale ordinario.
Perché se sopravvivi al primo round su genitori/amici, il proposito di non voler litigare in nome della “pace natalizia” può infrangersi persino davanti a un regalo…

E l’excursus nella terra dei grinch potrebbe continuare ancora a lungo, ad esempio con Father Christmas, dei The Kinks (1978).

Dopo queste singolari canzoni natalizie, appuntamento a domani per un’altra casellina!

E se vi siete persi quelle passate… andate al calendario completo.