Saltano i mercatini? Le feste di piazza? E allora, perché non rallegrare il proprio paese riempiendolo di ghirlande natalizie, una ad ogni porta? Nel Calendario d’Avvento di oggi la bella iniziativa di una contrada lombarda, raccontatami da Elena, “amica di libri” da tanti anni.
Per i druidi la forma circolare era simbolo di eternità e i ramoscelli sempreverdi del permanere della vita durante l’inverno. I romani utilizzavano invece tasso, pino, ginepro e alloro per intrecciare quelle utilizzate per ornare abitazioni e luoghi pubblici durante i Saturnali e le celebrazioni del Sole Invitto, poi assimilati nel Natale cristiano.
La ghirlanda, tra alti e bassi, è passata attraverso i secoli, diventando gioiello o ornamento à la page, ma mantenendo anche il suo valore di simbolo propiziatorio, legato soprattutto alle festività natalizie.
Tanto che nei paesi anglosassoni e germanici è ancora tradizione la “corona d’Avvento” con le quattro candele da accendere una per domenica, a significare la progressiva vittoria del sole sulle tenebre.
Italia
Anche nel nostro paese, però, l’usanza di appendere ghirlande alle porte delle case in occasione del Natale è molto diffusa e soprattutto negli ultimi anni tanti amano crearle di persona, con ogni tipo di materiale.
E allora, in un periodo di zone rosse, arancioni e gialle, di contatti limitati da distanziamenti e mascherine, di pranzi e capodanni senza amici e parenti, nella contrada La Costa del comune di Solaro, nel Milanese, è stata lanciata una bella iniziativa: rallegrare le vie con una colorata “invasione” di ghirlande.
Le promotrici Fede, Angela e Manu hanno anche lanciato un video con tante idee su come realizzare le ghirlande natalizie, dalle mollette ai fiocchi, dai ritagli di stoffa alle formine per biscotti, dalle caramelle alla frutta secca.
Un’iniziativa per colorare la contrada e per sentirsi più vicini alla fine di un anno pesante, nella speranza che nel 2021 si possa tornare ad abbracciarsi e a festeggiare insieme.